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Archiviazione o backup: qual è la differenza?

Una delle domande che circolano più frequentemente nell’IT è proprio questa: “Che differenza c’è tra il backup dei dati e l’archiviazione dei dati?“.
È un errore comune confondere i due termini, in particolare dal momento che molti professionisti li usano in maniera intercambiabile.

Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: fare un backup non è la stessa cosa che archiviare i dati. In questo articolo vedremo quali sono le differenze tra le due attività, quali sono i rispettivi campi di applicazione più appropriati e come poterli includere in una strategia di data storage.

La differenza tra backup e archiviazione

Il backup dei dati è il processo con cui si effettuano copie dei dati, qualunque essi siano, affinché possano essere recuperabili anche in caso di danneggiamento o perdita dei dati originali. In pratica significa effettuare una copia di sicurezza da tenere da parte in caso di problemi, in maniera tale da poter ripristinare i dati nella stessa posizione originale piuttosto che in una differente.

I backup rappresentano una salvaguardia che va ben oltre i dati rovinati, gli errori degli utenti o il malware: essi costituiscono infatti un piano di emergenza nel caso l’hardware venga colpito da qualche disastro come un evento meteorologico o un guasto fisico.

L’archiviazione dei dati riguarda invece lo spostamento dei dati in una collocazione sicura a lungo termine, eliminandoli dalla fonte originale perché non rivestono più un’utilità su base corrente. Questo viene fatto normalmente da aziende, organizzazioni e pubbliche amministrazioni che seguono policy che le obbligano a conservare i dati per un determinato periodo di tempo prima di poterli cancellare definitivamente.

Il recupero dei dati archiviati non avviene in maniera urgente. L’orizzonte temporale dell’archiviazione è di anni (se non di decenni).

Backup dei dati o archiviazione dei dati

Molti esperti leggono le definizioni qui sopra e commentano comunque “Tanto sono la stessa cosa”.
Non è vero!
Anche se la procedura è simile – duplicare i dati e conservarli su supporti storage dedicati – le differenze non potrebbero essere più grandi di così.
Quel che si intende ottenere cambia drasticamente il software e i metodi che si utilizzano, oltre che i supporti storage che si scelgono.

Nei backup, la priorità principale è quella di riavere indietro i propri dati. L’intero scopo di un backup è la ridondanza – esiste un posto nel quale conservate cartelle e file, e se questi dovessero essere mai compromessi o andare perduti, vorrete riaverli indietro nel più breve tempo possibile.

D’altra parte, l’archiviazione riguarda tre cose: conservazione, spazio su disco e possibilità di ricerca. I dati non sono più necessari su base quotidiana né per il prevedibile futuro e, anche se non possono essere comunque cancellati, occupano spazio sul server.
Dati di questo genere sono chiamati “cold data”, e come tali devono essere messi da parte (come in un frigorifero!). Anche se non occorreranno a breve, se e quando dovessero mai servire sarà importante poterli ritrovare facilmente, intatti e senza complicazioni.

Poiché le priorità di backup e archiviazione sono così differenti, bisogna affrontare queste due attività in modo altrettanto differente. Per esempio, dal momento che i dati non devono essere prontamente accessibili, è inutile metterli su un NAS: molto meglio invece optare per un nastro, un disco esterno da conservare quindi offsite o ancora su sistemi di Object Storage.

Backup e archiviazione: non sono mutualmente esclusivi

I migliori piani per la protezione dei dati comprendono sia una robusta strategia di backup che una dedicata all’archiviazione dei cold data. Implementarne una senza l’altra significa fare un cattivo servizio alla propria azienda o alla propria clientela.

Per esempio, effettuare i backup senza archiviare significa non solo riempire i server attivi con quantità di cold data che non occorrono e non vengono utilizzati più, ma anche continuare ad avere inutilmente questi dati all’interno dei backup – che diventano quindi molto più pesanti di quanto dovrebbero essere altrimenti!

Al contrario, archiviare senza effettuare i backup dei dati equivale a una promessa di grossi guai nel momento in cui dovesse accadere un disastro (e prima o poi accade) . L’azienda è destinata a un lungo periodo di inattività e, a seconda del software di archiviazione utilizzato, potrebbe essere impossibile eseguire un recovery/ripristino costringendo a dover installare nuovamente tutto da zero.

La buona notizia è che esistono alcuni pacchetti software per il backup e il disaster recovery in grado di fare entrambe le cose, il che significa che è possibile adoperare un unico software per completare due attività differenti.

Consigli per archiviare

Scegli il supporto storage migliore
Quando si tratta di archiviare i dati è opportuno che ti prenda tutto il tempo che ti occorre per capire quali possano essere i supporti migliori per memorizzarli. Questi supporti devono durare un tempo lunghissimo, e quando arriverà il momento di verificarne le capacità di perfetta conservazione dei dati, non avrai la possibilità di un secondo tentativo.
Accertati che il supporto scelto sia il miglior tipo di dispositivo storage per archiviare i tuoi dati. Un NAS è una scelta sbagliata per varie ragioni: spesso si trova on-site, e talvolta è accessibile anche dall’esterno, il che può essere un grande problema. Di contro, nastri e dischi esterni sono supporti storage ben sperimentati per gli archivi dati.

Prendi in considerazione il cloud
Puoi usare il cloud come destinazione dei cold data, ma dovrai pagare per poter mantenere i tuoi dati sui server di qualcun altro. Detto questo, il cloud elimina effettivamente il problema di dover trovare un posto sicuro nel quale conservare i supporti offsite, quindi la scelta dipende interamente da te.
Se decidi per il cloud, scegli un software dotato di capacità di deduplica. La deduplica riduce enormemente la quantità di dati da conservare evitando di ripetere sequenze di bit identiche. Questa funzione risulta assai utile per minimizzare i costi applicati dai cloud storage provider.

Cifratura crittografica e compressione

Tecniche crittografiche di alto livello sono assolutamente importanti quando si parla di archiviazione. Dal momento che, a differenza dei backup, si tratta di dati di cui non occorrerà poter disporre al volo, il tempo necessario a completarne la copia ed eseguirne il ripristino è meno critico, venendo quindi meno il motivo per risparmiare su queste due procedure.
Accertati che il software prescelto implementi la cifratura AES a 256 bit e un elevato rapporto di compressione.

Ricercabilità

Uno dei fattori più rilevanti di una buona strategia di archiviazione è anche tra quelli più frequentemente sottovalutati: la ricercabilità. Quando si deve cercare qualcosa all’interno di file e cartelle risalenti ad anni prima, le persone non possono ricordarne la collocazione esatta. Anzi: a seconda del tasso di turnover di un’azienda, è anche facile che non sia rimasto più nessuno dei dipendenti che avevano prodotto o archiviato il file desiderato!
Questo significa che devi conservare i tuoi dati attraverso un programma completo di buone funzioni di ricerca. La soluzione ideale è quella che ti consente di ricercare per data, tipologia di file, file di archiviazione e collocazione originale.
La ricerca a metacaratteri è ancora meglio, dal momento che non occorre conoscere il nome completo e neanche parziale del file o della cartella di cui hai bisogno.

Ricordati di cancellare manualmente
Per ovvie ragioni è meglio evitare che il software cancelli automaticamente i cold data una volta che sono stati archiviati. A operazione conclusa, ricordati di verificare e cancellare manualmente quello che hai archiviato.

Consigli per il backup

Scegli il supporto storage più adatto
Già sentito? Questo consiglio è importante sia per l’archiviazione che per il backup, ma quello che ti occorre in un supporto per backup è alquanto differente da quello che ti serve in un supporto per archiviazione.
Per prima cosa, un NAS è un ottimo supporto per il backup, ma non è una buona scelta per l’archiviazione; è anche altamente accessibile, il che è un plus quando si tratta di backup. Il nastro, tuttavia, è assai meno adatto come supporto per il backup.

La regola del 3-2-1
Ammettilo: se segui questo blog, sapevi che prima o poi ne avrei parlato. La regola del 3-2-1 per i backup non è stata ancora superata da nessun’altra strategia di backup, il che significa che dovrebbe far parte anche della tua strategia di backup.

Rotazione dei supporti
Assicurati di far ruotare i supporti di backup anziché continuare a usare lo stesso più volte o come unica destinazione di backup. Mai sentito il detto “mettere tutte le uova nello stesso paniere”?
…Ebbene, si riferiva proprio ai backup.
Schemi di backup avanzati
Un software di backup che metta a disposizione schemi di backup differenti o custom ha una vera marcia in più. Usando uno schema nonno-padre-figlio, o qualcosa di simile, è persino possibile creare backup di archivio che combinano il meglio di entrambi i metodi.
Le due S del software: Semplicità e Successo
Ci sono tre cose alle quali non vorrai mai rinunciare nel tuo software per il backup e il disaster recovery: essere in grado di ripristinare i tuoi dati velocementein modosemplice e con la certezza del successo dell’operazione.
Se un software per il backup non è in grado di fare queste tre cose, evita di usarlo. Alla fine, anche se ti facesse risparmiare qualche euro qua e là, sarebbe nulla in confronto al costo dei tuoi dati.

Il cloud per i backup
Il cloud storage pubblico e privato è un’ottima opzione per i tuoi backup, purché ti sia chiaro tutto quello che una tale soluzione comporta. In particolare, i costi dello storage e l’utilizzo della bandwidth. Certo, puoi essere in grado di eseguire il backup di un’immagine completa verso una destinazione cloud, ma ne vale la pena considerando la velocità di invio e recupero dei dati?
Se la risposta è no, meglio allora usare il cloud solamente come soluzione ibrida, in particolare per archiviare file e cartelle anche se sono diventati cold data.

Uno strumento unico per backup e archiviazione?

Contattaci per avere informazioni….

fonte: Achab.it

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